Sono anni ormai che alcuni scienziati propongono di cambiare nome alla PCOS, le motivazioni sono piuttosto semplici. Sindrome dell’ovaio policistico non rispecchia affatto questa condizione. Dal nome arriva un messaggio sbagliato, o comunque facilmente travisabile. Una donna affetta da questa sindrome non presenta delle cisti sulle ovaie, almeno non sempre. Sono stati suggeriti diversi nomi: sindrome polifollicolare, sindrome dismetabolica dell’ovaio, sindrome O, ovaie cistiche, iperandrogenismo funzionale, sindrome di Stein-Leventhal o ancora sindrome dell’anovulazione cronica. A mio modesto avviso si sta perdendo un sacco di tempo. È davvero importante il nome che diamo a questa condizione? Credo di no. La parte più importante non sta in una sigla o in cambio di denominazione. La cosa più importante è poterla riconoscere, accettare e trattarne i sintomi per migliorare la qualità della vita delle donne affette dalla sindrome dell’ovaio policistico.
È fondamentale chiarire che una donna può avere l’ovaio policistico (PCO) senza avere la sindrome dell’ovaio policistico. I dati raccolti ci segnalano dati molto interessanti. Circa il 20-30% delle donne in età riproduttiva presentano delle cisti ovariche, ma meno della metà di queste sono affette dalla sindrome. [1]
Gli esperti hanno tuttavia evidenziato che queste donne sono predisposte a sviluppare la sindrome dell’ovaio policistico, riescono a non farlo grazie al loro stile di vita, al loro modo di alimentarsi e grazie al fatto che si dedicano a svolgere dell’esercizio fisico in modo regolare. Se il loro stile di vita cambiasse è altamente probabile che comparirebbero anche altri sintomi riconducibili alla PCOS, con un incrementato rischio di contrarre il diabete e patologie cardiache.
Se tutto questo è vero, è vero anche il contrario. Ci sono donne affette da PCOS che all’ecografia pelvica presentano delle ovaie pulite e non ingrossate.
[1] Ng, E. et al., ‘Are there diffences in ultrasound parameters between Chinese women with polycystic ovaries only and with polycystic ovary sindrome?’, Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2005 Sep 1