Un recentissimo studio di quest’anno sta gettando un’ombra sulla sempre più consolidata pratica di trasferire 2 embrioni anziché uno durante un processo di fecondazione assistita.
La ricerca è durata dal 2009 al 2013 ed ha coinvolto il numero di circa 1.500 embrioni, trasferiti negli uteri delle donne che si erano sottoposte a procreazione medicalmente assistita.
Lo studio ha evidenziato che trasferendo 2 embrioni di qualità diversa, il corpo si sarebbe “concentrato” sull’embrione di qualità inferiore per riuscire ad espellerlo dal corpo. Questo processo avrebbe quindi coinvolto anche l’embrione di qualità superiore e ne avrebbe compromesso l’impianto.
La ricerca è stata presentata alla conferenza annuale del British Fertility Society ad Edimburgo; ha coinvolto 1472 transfer di blastocisti singole e doppie. I transfer sono avvenuti tra Giugno del 2009 e Dicembre del 2013 alla Nurture Fertility clinic di Nottingham. Agli embrioni in questione era stato conferito un grado secondo la scala più utilizzata in ambito delle fecondazioni, ovvero la scala elaborata dal dott. David Gardner negli anni ’90.
Il risultato della ricerca appare abbastanza chiaro. Facendo una comparazione tra il trasferire una singola blastocisti e trasferirne 2 di qualità diversa, in questo secondo caso si ottiene il 27% in meno di probabilità di arrivare ad una gravidanza. Lo studio ha evidenziato anche che trasferire 2 blastocisti di qualità simile non ha avuto effetti sulla percentuale di successo della gravidanza.
Nick Raine-Fenning, direttore del reparto di ricerca della Nurture Fertility clinic, ha dichiarato: “Il nostro pensiero al momento è che un embrione di buona qualità verrà riconosciuto dal corpo e il suo impianto verrà favorito. Al contrario, un embrione di cattiva qualità verrà rifiutato perché l’endometrio lo riconoscerà come non idoneo alla vita. La nostra ricerca evidenzia che decidere di trasferire 2 embrioni di qualità diversa anziché uno solo, potrebbe compromettere l’impianto anche dell’embrione migliore”.
Il dott. Raine-Fenning è un convinto sostenitore del transfer di un singolo embrione per volta. Ha aggiunto anche: “Questa ricerca dimostra palesemente che la qualità è un valore più importante della quantità. Erroneamente i nostri pazienti pensano che effettuare il transfer di due embrioni anziché di uno solo possa portare a maggiori chances di riuscita, ma come potete vedere questo non è vero. E i rischi di trasferirne 2 anziché uno superano di gran lunga i benefici. Speriamo che la nostra ricerca porti alle coppie una nuova consapevolezza e che il tasso di gravidanze multiple possa decrescere andando a favorire un più alto rate di successo per transfer.”
La ricerca ha comunque dimostrato che se una coppia ha a disposizione 2 embrioni di media o scarsa qualità (ma di qualità simile) ha maggiori chance di successo trasferendole entrambe piuttosto che trasferendone uno solo.
La Nurture Fertility clinic è da anni impegnata nella campagna di sensibilizzazione sul trasferimento di un singolo embrione per volta, sono sempre stati solerti nel sostenere che i rischi di una gravidanza gemellare sono molto alti ricordando anche che spesso le gravidanze gemellari terminano in un parto pretermine, che non è mai un bene per i piccoli. Il tasso preciso dei nati prematuri nelle gravidanze gemellari è infatti 6 volte più alto rispetto a quello delle gravidanze singole. E come sappiamo tutti, i bimbi prematuri devono spesso affrontare difficoltà fisiche (tra le quali difficoltà respiratorie, paralisi cerebrali ecc.) che i bimbi nati a termine non devono affrontare.
Fonte: https://www.nottingham.ac.uk/medicine/people/Nick.Raine-fenning