Un recente studio del NICHD (EUNICE KENNEDY SCHRIVER National Institute of Child Health and Human Development) potrebbe rivoluzionare il trattamento della policistosi ovarica. Molto spesso le donne affette da questa sindrome hanno cicli mestruali irregolari e a causa di questo riscontrano delle difficoltà nel rimanere incinta. Mentre le cause della PCOS restano tuttora sconosciute, gli esperti in materia credono che questa sindrome sia riconducibile ad uno squilibrio ormonale. Le donne affette da PCOS producono infatti grandi quantità di androgeni, ormoni molto simili al testosterone. I trattamenti per infertilità per la policistosi ovarica includono dei farmaci per stimolare l’ovulazione e quindi il rilascio di un ovulo. Fino ad ora molti medici hanno preferito somministrare dei farmaci a base di progesterone per indurre le mestruazioni nelle loro pazienti. Una volta che il trattamento con il progesterone finisce inizia il sanguinamento da mestruazione. L’idea sarebbe quella di permettere ad una donna con la PCOS di ovulare con più spesso ed avere mestruazioni mensili per stimolare il corpo a regolarizzarsi e quindi avere incrementate chances di rimanere incinta. Pare invece che il progesterone faccia decrescere questa possibilità. Alcune recenti ricerche hanno dimostrato proprio questo e il National Institutes of Health research network dichiara “I risultati delle nostre ricerche indicano che il trattamento con i farmaci a base di progesterone prima dell’induzione dell’ovulazione è controproducente nell’aiutare le donne affette da PCOS nella ricerca di una gravidanza”. Questo è quanto dichiarato dalla dott.ssa Esther Eisenberg, scienziata del NICHD e autrice di questi studi. Le ricerche hanno mostrato che le donne a cui non sono stati somministrati farmaci a base di progesterone per mestruare hanno avuto chances quattro volte più alte di rimanere incinta rispetto alle donne che sono state trattate col progesterone. Il 20% delle donne che non hanno subito il trattamento hanno dato alla luce dei neonati contro il 5% delle donne trattate. Pare quindi che il progesterone aumenti l’opportunità di ovulare ma faccia decrescere di molto l’opportunità di concepire. Le donne a cui sono stati somministrati dei farmaci a base di progesterone e a cui è poi stata indotta l’ovulazione sono circa il 30% e solo il 7% di queste è poi riuscita a concepire. Le donne che non sono state trattate con questi farmaci e che hanno ovulato sono circa il 27% ma il 28% di loro sono riuscite a concepire.
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